venerdì 17 ottobre 2008

Per fortuna sono libera!

Ma vi rendete conto dell'immagine che è stata data di noi giovani paternesi sulle reti nazionali? Lavori solo se ti prostri al politico di turno! La cosa che mi fa stare più male però è che questa è la realtà.
Io mi ritengo una persona libera. Posso dunque esprimere liberamente ciò che penso, senza aver paura di perdere il posto di lavoro, visto che ho un contratto regolare, non grazie a delle conoscenze politiche, ma grazie alle mie conoscenze professionali e alla mia formazione. Guardando il filmato di ieri sera, dentro di me c'era tanta rabbia. Avrei voluto chiamare la trasmissione in diretta e dirgli che l'aver dedicato la piazza a Nino La Russa è solo la punta di un iceberg! C'è anche di peggio! Come il primo memorial all'onorevole Nino La Russa, che fascista proprio nel periodo in cui il fascismo andava avanti grazie alle camicie nere, passa adesso per un eroe cittadino! Credo purtroppo che ciò che stiamo vivendo a Paternò sia esattamente lo specchio di ciò che accade a livello nazionale: siamo sotto una dittatura, fatta di promesse e ricatti, e ancora per fortuna non di violenza. Chi si sottomette a questo sistema, si crede furbo. Ma non si accorge che chi ti ricatta con un contratto di lavoro, sta calpestando la tua dignita e la tua libertà. Non si crea ricchezza con le promesse e con i call center, ma creando posti di lavoro, legati ad attività produttive reali che possano garantire un reddito vero nel lungo periodo.
Ragazzi svegliamoci! Guardiamo intorno, non è possibile accettare il fatto che per lavorare devi perdere la tua identità e i tuoi diritti fondamentali.

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